Reverse charge in edilizia
La massiccia evasione in termini di imposta sul valore aggiunto, ha spinto non solo lo Stato italiano ma anche la Comunità europea, ad assumere iniziative volte ad arginare tale fenomeno. I sistemi per cercare di evitare che l’Iva non venga versato e, quindi, che non venga evasa, possono essere molteplici, ma nel meccanismo dell’inversione contabile è stata individuata una delle «armi» o dei «meccanismi» più validi. Con tale sistema, conosciuto anche con il termine « reverse charge » , il debitore d’imposta, in Italia denominato soggetto passivo, viene sostituito: tenuto all’adempimento del versamento non sarà più, infatti, il cedente o prestatore come normalmente avviene, ma bensì il cessionario o il committente. Il meccanismo appena indicato deve essere autorizzato dall’Unione europea e consente di evitare le così dette frodi « carosello » in cui a fronte di un cessionario o committente che diventano creditori dell’imposta a loro addebitata dal cedente o dal prestatore, quest’ultimo non effettua alcun versamento comparendo, poi, come soggetto passivo d’imposta o facendo scomparire qualsiasi «attività» sulla quale il Fisco posso attaccarsi per soddisfare le proprie pretese creditorie.