RUBRICHE
Question Time
Iva, agevolazioni, operazioni straordinarie e regime forfetario
GLI ADEMPIMENTI DELLA SETTIMANA
Variazioni in diminuzione, inderogabilità del diritto
Nella legislazione italiana le variazioni dell'Iva dovuta all'Erario sono regolate dall'articolo 26, Dpr 633/1972. In particolare, il secondo comma dispone che è possibile operare una variazione in diminuzione – della base imponibile e/o dell'imposta - quando un'operazione, per la quale sia stata emessa fattura e sia stata registrata secondo gli articoli 23 e 24, Dpr 633/1972, venga meno o se ne riduca l'ammontare imponibile a causa: della dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili; oppure in conseguenza dell'applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente o del pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose o a seguito di un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato ai sensi dell'articolo 182-bis legge fallimentare, ovvero di un piano attestato ai sensi dell'articolo 67, comma 3, lettera d), legge fallimentare, pubblicato nel registro delle imprese.
Telefonia mobile, detraibilità Iva delle SIM ricaricabili
E' legittima la detrazione dell'Iva relativa all'acquisto di schede telefoniche prepagate da parte di una società, che opera come utilizzatore finale, a favore dei propri dipendenti. La conclusione cui è giunta l'agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 69/E/2020 è stata confermata da Assonime la quale ne circoscrive il perimetro operativo al caso in cui l'acquisto e l'utilizzo dei servizi di telefonia mobile siano effettivamente inerenti all'attività svolta, fornendo anche indicazioni per il recupero dell'Iva prudenzialmente non detratta.
COMMENTI
Enti non commerciali, Ires dimezzata sugli utili
La Legge di bilancio 2021 esclude dall'imponibile Ires, a partire dall'esercizio in corso al 1° gennaio 2021, il 50% degli utili e dividendi degli enti non commerciali. La norma impone condizioni soggettive e oggettive e premia solo alcune categorie di enti non commerciali purchè rispettino determinate finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale in settori specifici di attività e al contempo provvedano a destinare il risparmio ottenuto al finanziamento di dette attività rilevandolo in una riserva indivisibile e non distribuibile per tutta la durata dell'ente.
Auto aziendali, approvate le nuove tabelle Aci
L'agenzia delle Entrate ha reso note le tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motoveicoli elaborate dall'Aci ai sensi dell'articolo 3, comma 1, Dlgs 2 settembre 1997, n. 314. Si tratta di 11 tabelle, valide per l'anno d'imposta 2021, da utilizzare per calcolare l'imponibile da includere nel reddito di lavoro dipendente dei soggetti assegnatari dei veicoli aziendali che ne fanno sia un utilizzo aziendale che personale.
Bilancio finale di liquidazione con sole poste passive
Il liquidatore, se il bilancio finale di liquidazione presenta solo poste passive, è obbligato, secondo la dominante giurisprudenza, ad attivare la procedura giudiziale evitando così di aggravare lo stato di dissesto. Si segnala, tuttavia, un indirizzo di prassi, in controtendenza rispetto agli orientamenti dei giudici, reso noto dal Conservatore del Registro delle Imprese di Milano, secondo cui se un bilancio finale di liquidazione presenta solo poste passive, le operazioni possono ritenersi concluse ed il liquidatore può depositare il bilancio stesso.
Maggior reddito inattendibile se si basa su fonti non istituzionali
In materia di imposte sui redditi, la ricostruzione presuntiva di una maggiore redditività deve fondarsi esclusivamente su parametri desunti da fonti istituzionali che, in quanto tali, garantiscono affidabilità e, conseguentemente, verificabilità. Ne deriva che devono ritenersi illegittime rettifiche della dichiarazione reddituale basate su parametri presuntivi desunti da fonti giornalistiche, privi del necessario carattere di ufficialità e, conseguentemente, di dubbia affidabilità, ai fini della dimostrazione di ricavi non dichiarati.
Affitti, rinviati al 30 giugno 2021 gli sfratti per morosità
Sta suscitando notevole scalpore l'ulteriore proroga, prevista dal decreto Milleproroghe, che vieta gli sfratti fino al 30 giugno 2021 a fronte del protrarsi dell'emergenza epidemiologica. Anche Confedilizia ha criticato duramente il provvedimento del legislatore che ha previsto nella Legge di bilancio 2021 solo un contributo a favore dei proprietari che hanno ridotto il canone di locazione abitativo dovuto dagli inquilini, qualora l'immobile si trovi in un Comune ad alta densità abitativa. L'incentivo a fondo perduto non spetta per gli immobili commerciali. È opportuno osservare che la norma che dispone l'ulteriore rinvio ha posto dei nuovi paletti rispetto a quello operato con le disposizioni emanate nel 2020, per cui si rende necessario effettuare una valutazione circa l'applicabilità del suddetto blocco.